Page 8 - PAOLO STACCIOLI
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Esercita spesso Staccioli, in queste prime prove di pittore,   a  richiamare  l’effetto  dell’acquarello,  appaiono  come
                     il  suo  diritto  eccezionale  di  trasfigurazione  in  chiave   piccoli punti di luce, ricavati per assenza di colore, per
                     fiabesca  del  capolavoro  di  Paolo  Uccello  sfidandone,   vuoto.
                     in  qualche  modo,  la  sacralità,  soprattutto  per  mezzo
                     dell’inserimento  dei  ‘suoi’  cavallini  i  quali,  con  i  loro   La  frequentazione  della  pratica  pittorica  rimane  per
                     telai  ruotanti,  si  insinuano  fra  le  gambe  dei  destrieri   Staccioli, si può dire, esclusiva per quasi un ventennio,
                     quattrocenteschi, infiltrandosi, con candida invadenza,    fino a che, al principio degli anni Novanta, il fascino e
                     nel loro spazio.                                           l’attrazione  per  quel  medium  che  l’avrebbe  portato  a
                     Si permette così Staccioli le più spericolate acrobazie,   trovare  un’inedita  sintesi  estetica,  più  congeniale  alla
                     affidandosi  alla  sorgente  inesauribile  dei  suoi  giochi   sua indole artistica, lo porta a Faenza, nella bottega del
                     immaginari: ne risulta una prosa vivace e disincantata,    ceramista Umberto Santandrea.
                     ricca di neologismi, a metà fra il colto ed il dialettale, fra   Ora,  se  dell’apprendistato  nella  bottega  faentina,  così
                     iconicità tradizionale e fresca spontaneità, respingente   come della fase aurorale di Staccioli ceramista, si è già
                     ogni ortodossia formale.                                   molto  parlato,  non  sarà  inutile  soffermarvisi  ancora,
                     La gamma cromatica, in queste prime prove pittoriche,      principalmente  per  mettere  in  risalto  un  elemento
                     è  volta  per  lo  più  all’ottenimento  di  tenui  ed  aeree   costitutivo  della  sua  abituale  vicinanza  con  periodi
                     trasparenze; sottili e palpitanti variazioni del monocromo   storici precedenti, quando il “mestiere” veniva acquisito
                     dei fondali, con un prevalere di smorzate sfumature di     nell’ambito di una bottega, o, più anticamente, di una
                     celeste, contrastano con il candore bianco-grigio delle    corporazione.  Nella cultura di Staccioli vi è un retroterra
                     silhouettes dei cavalli e dei loro bizzarri compagni. La   artigianale,  una  prassi  secolare  che  gli  appare  subito
                     texture del fondo è spesso ottenuta con una pennellata     indisgiungibile dall’idea stessa di pratica artistica. Una
                     irregolare,  veloce  e  liquida,  mentre  le  figurette,  quasi   cultura, insomma, che accetta il vincolo del passaggio












































                     Olio su tela,  986












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