Page 31 - MARCELLO FANTONI
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origini, recuperandone le forme primordiali e Nondimeno, riconducibili agli anni a cavallo fra il
riproponendone i segni, in una soluzione orientata quarto ed il quinto decennio del secolo, sono i primi
definitivamente alla modernità. tentativi di scultura: i soggetti raffigurati, l’attenzione
Per capire come queste componenti si alla morbidezza del modellato e la solida impostazione
materializzino nell’unità linguistica di Fantoni, si tettonica delle composizioni, tradiscono una pluralità di
prenda (fra i molti possibili esempi usciti dall’atelier ascendenze, che spaziano dall’umore popolaresco della
dell’artista negli anni a cavallo fra il terzo ed il quarto statuaria etrusca all’aulicità del Rinascimento
decennio, riconducibili alla stessa radice tematica) il fiorentino, fino a giungere alla sintesi stilistica di Libero
vaso rosso conservato nella “Sala delle Maioliche” del Andreotti, consumata, nelle sue prime deduzioni, nelle
Museo del Bargello, realizzato nel 1938, che rivela nel aule dell’Istituto di Porta Romana.Non è un confronto
suo impianto un esplicito riferimento alle anfore di vissuto da Fantoni con passività, ma piuttosto un punto
origine etrusca,arricchito però,nella veste cromatica,di di partenza dal quale convogliare il fecondo potenziale
una membrana densa, grumosa, sulla quale squilla il di riserve linguistiche già in suo possesso, ed esprimere
rosso bruno dello smalto. a pieno la sua connaturata esigenza di lavorare la
Sono quelle forme che, fin da giovanissimo, ceramica con spirito interamente artistico, svolgendo la
studiava nel Museo Archeologico di Firenze,e che nelle ricerca del tema plastico integrando la produzione
sue mani di toscano “di razza”, custode eccellente ed vascolare con l’esercizio più strettamente scultoreo.
intuitivo di un patrimonio secolare, trovavano Lo testimoniano – per citare solo alcuni esempi –
finalmente una potenza rinnovata, capace di legarsi, opere quali il Nudo coricato di donna del Museo
stilisticamente,con la contemporaneità.Una rivelazione Internazionale della Ceramica di Faenza, del 1939, il
del valore dell’antico intimamente sentita, e che va ben Busto di Ignota, del 1942, ed ancora il bellissimo San
al di là di teoremi culturali e complicazioni Giovanni Battista, opera affrontata da Fantoni con
intellettualistiche: la ricerca dell’essenza della forma, l’ostentazione di un virtuosismo tecnico notevole,
l’equilibrio della trama disegnativa, l’amore per la unito ad una sintesi narrativa meditata con lo studio
plasticità della terra, sono dunque per Fantoni gli della scultura fiorentina del XV secolo. Opere nelle
assunti, mai normativi, per avviare un procedimento quali è possibile leggere, del resto, una vaga risonanza
formale inedito, scevro da epidermiche del dibattito introdotto nel ventennio precedente dalla
mitologizzazioni e retoriche visioni classicistiche. rivista “Valori Plastici”, in un clima generale ancora
Si dovrà parlare allora di un’Etruria eletta come legato al Rappel à l’Ordre, che è però riconducibile a
luogo di visionaria sorgente, prolifica di modelli, punto Fantoni più per gli esiti formali che per una concreta
d’origine di un procedimento critico che nell’artista si condivisione dei presupposti teorici.
traduce in possibilità espressive impulsive, viscerali, È, più semplicemente, la consapevolezza di non
evocanti quella toscanità che Marino Marini poter prescindere dalle inclinazioni che il suo
considerava appunto “l’architettura di noi stessi”: ascendente biografico gli suggerisce, e lo stesso legame
imprescindibile punto d’origine e riconsegna intenso, vincolante con la ‘sua’ tradizione figurativa,
dell’esperienza artistica legata ad un’etica storica, in determina in questo periodo le scelte stilistiche di
base alla quale si innesta l’invenzione di ogni figlio della fondo. Ciò che è doveroso sottolineare, piuttosto, è che
cultura del plasticare. il procedimento formale delle prime prove della
Il legame con la cultura etrusca, che catalizza in scultura di Fantoni è comunque interpretabile (come
questa fase l’attenzione di Fantoni è fondamentale, già abbiamo avuto modo di rilevare per la produzione
poiché diverrà elemento portante della sua produzione vascolare), come atto di conoscenza, indispensabile
fittile anche in epoche successive.L’ispirazione tratta dal premessa per lo scioglimento del nodo linguistico e
mondo arcaico prende forma, negli anni, in immagini formale pienamente inedito, che il momento più alto
sviluppate con innumerevoli varianti, ma sempre della sua stagione creativa, protrattasi dagli anni
riconducibili, grazie innanzitutto all’inconfondibile Cinquanta fino ai giorni nostri, ci ha consegnato.
apparato cromatico, alla indelebile freschezza esecutiva Gli anni della guerra, se è vero che rallentano e
di un dettato ornamentale che stabilisce, con la snaturano pesantemente la produzione del laboratorio
morfologia dei modelli, un rapporto squisitamente di Marcello Fantoni, segnano anche un importante
euritmico. cambiamento nella sua personalità (e, di conseguenza,
Le ceramiche di Fantoni,esposte in occasione delle nella sua visione dell’arte), registrabile in una serie di
Mostre fiorentine dell’Artigianato, delle Triennali sculture, incentrate sul tema delle vittime della battaglia
milanesi ed i Premi faentini, ottengono ben presto il e della prigionia.
consenso di pubblico e critica, che percepisce subito Fantoni non ha teso, nella sua analisi, ad una
come una sì nuova concezione dell’oggetto decorativo narrazione realistica degli avvenimenti vissuti: secondo
riesca a scinderlo dalla sua funzione meramente la declinazione propria dei suoi percorsi immaginativi,
esornativa, per divenire autentica espressione d’arte. la sua testimonianza si risolve in un analogismo
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