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FABIO DE POLI
ceano vengono a girare in Italia e intanto che hanno avuto i loro vertici espressivi
si riconferma anche il cinema nostrano: negli anni Cinquanta prima e poi gli anni
De Sica, Rossellini tra i registi più accla- Sessanta con l’arte Pop americana.
mati ma più che altro si affaccia alla ri-
Se da un lato l’eco della tecnica serigra-
balta Fellini.
fica che tanto era stata cara a Toulou-
Sono gli anni della ricostruzione e le pri- se Lautrec stilisticamente si insinua tra
me Cinquecento approdano sul mercato le pieghe del lavoro di De Poli, dall’altro
dell’auto, i bambini leggono “Topolino” e lato si affermano certi modi puramen-
le mamme sognano di essere come Au- te “grafici” che hanno caratterizzato le
drey Hepburn. “strisce” a fumetti sin dagli anni Dieci del
XX secolo.
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La ripresa economica impone nuove re-
gole e nuovi stili di vita, il consumismo Non mancano riferimenti a certe atmo-
prende il sopravvento e il Sessantotto sfere da fotoromanzo che hanno intriso
segnerà la fine di un’epoca. la quotidianità dell’italietta post bellica e
certi exploit energetici che hanno carat-
Se questa è la sceneggiatura del film, De
terizzato gli anni del boom economico.
Poli in Operasola ci rinnova, rielaboran-
dole in modo assolutamente personale, Il cinema, lo spettacolo, la cultura po-
le suggestioni del café chantan, del mu- polare e certa letteratura anche di fanta-
sic hall, per poi giungere, come attraver- scienza si danno appuntamento in que-
so un ex cursus temporale, alle immagini sto “film” di De Poli, regista eccellente
dei manifesti dei film e della pubblicità che abilmente rielabora in modo perso-