Page 55 - FABIO DE POLI
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VICINO ALLE STELLE
sa; un gioco di incastri che si rinnova a mortalava nelle sue grafiche Jane Avril,
ogni nuovo accrochage. Ogni elemento per poi proseguire nella New York degli
è concluso in se stesso e quindi è un fra- anni Venti quando tra un charleston e un
me che racconta una propria storia e che foxtrot l’America degli anni ruggenti vive-
può vivere autonomamente. va il suo periodo magico prima della crisi
del ’29. Dopo la parentesi del secondo
I colori acrilici, accesi e brillanti, le cam-
conflitto bellico New York è ancora pro-
piture piatte, le forme astratteggianti ri-
tagonista e strappato a Parigi il titolo di
velano il bagaglio culturale di De Poli.
“capitale del XIX secolo” si pone, per il
Punti di riferimento da un lato sostan-
nuovo secolo, all’attenzione del mondo
zialmente novecenteschi che affondano
con i suoi locali alla moda, i musical, il
le proprie radici nel fumetto, nel cinema,
rock and roll, i suoi grattaceli lindi e 53
nella cartellonistica, nell’illustrazione ra-
splendenti e le auto dall’inconfondibile
pida e immediata, ma dall’altro anche
design. Walt Disney è diventato una star
coordinate più “storiche”, incentrate su
e l’action painting imperversa sul merca-
quella modernità di fine Ottocento che
to dell’arte.
ha visto, tra gli altri, Henri de Toulouse
Lautrec e Kees van Dongen testimoni di La vecchia Europa intanto cerca di risol-
un’epoca. levarsi dai postumi della guerra e Roma
diventa il polo di rilievo internazionale
Ci piace ipotizzare che il film di De Poli
per quanto riguarda il cinema. Il mondo
abbia inizio nella Parigi della fine dell’Ot-
della celluloide catalizza nella capitale
tocento quando Aristide Bruant si esibi-
attrici e starlette, i grandi registi d’oltreo-
va a Le chat noir e Toulouse Lautrec im-