Page 45 - FABIO DE POLI
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VICINO ALLE STELLE




                                                                          Fabio De Poli
                                                                          L’equilibrio del dialogo

                                                                          Protagonista dell’arte fiorentina degli anni Settanta, Fabio
                                                                          De Poli è un artista poliedrico – capace di spaziare dalla
                                                                          pittura,  alla  grafica  e  alla  scultura  –  dotato  di  uno  stile
                                                                          originale,  inconfondibile  e  difficilmente  classificabile.
                                                                          Paradigmatici,  in  senso  tematico,  i  suoi  ritratti  e  i
                                                                          suoi personaggi costituiscono una chiave di lettura e
                                                                          interpretazione, un segno estetico consapevole e uno
                                                                          spazio creativo in cui gli intrecci linguistici si organizzano
                                                                          in una composizione cromatica, densa ed emotiva. Una
                                                                          sinfonia di tonalità vivaci che ricercano, sperimentano, si
                                                                          confrontano e dialogano con il mondo esterno.

                                                                          La sintesi, l’equilibrio grafico, la gestualità controllata e la
                                                                          tendenza all’astrazione si concretizzano in immagini che,
                                                                          nonostante la deformazione in frammenti cromatici dalle
                                                                          trame aperte, manifestano un profondo accordo fra forma
                                                                          e materia pittorica, ove tempo, spazio e grammatiche
                                                                          espressive si reinventano continuamente. Le immagini si
                                                                          stagliano in solitudine su fondi piatti, esaltati dalle forti
                                                                          tonalità, lasciando allo spettatore un godimento visivo e
                                                                          armonico, lontano dalle consuete modalità di osservazione
                                                                          e percezione dell’opera. In una dimensione ironica e onirica
                                                                          l’oggettività quotidiana viene reinterpretata e svincolata
                                                              TAV. 57     dalla complessità contemporanea: il gesto artistico, in
                                                                                                                                         43
                                                                          quanto creazione estetica, torna a essere semplice, puro
                                                                          e sincero. L’innocenza dei personaggi di Fabio De Poli
                                                                          nascondono  tuttavia  una drammaticità  particolare, che
                                                                          denuncia le molteplicità labirintiche e disorientanti.

                                                                          Fra citazioni colte e quotidianità, la poetica del frammento
                                                                          diviene una metafora  pittorica  che mette in luce  singoli
                                                                          punti di vista, intesi come simboli filtrati da un elegante
                                                                          e sapiente genio artistico, capace di dissacrare in modo
                                                                          ironico la modernità.

                                                                          La vena sperimentale,  con la quale si caratterizza  tutta
                                                                          l’opera di Fabio De Poli, nasce da un particolare e
                                                                          costante richiamo al dialogo e al confronto con la vita,
                                                                          in quanto tentativo di superare la persistente incertezza
                                                                          sulle possibilità e i ruoli che l’Arte contemporanea assume
                                                                          e deve assumere nell’attuale orizzonte culturale. Il
                                                                          desiderio di porsi in continuità con l’avanguardia dadaista
                                                                          e di liberare l’opera d’arte dalle costrizioni dei canoni
                                                                          ideologici, fa di Fabio De Poli uno dei maggiori lettori
                                                                          dell’immagine moderna, in una chiave dissacrante, ironica,
                                                                          al tempo stesso profondamente razionale e meditativa,
                                                                          fuori dagli schemi precostituiti, nell’idea di un incessante
                                                                          progresso e rinascita dei linguaggi attraverso cui l’artista
                                                                          può esprimersi.

                                                                                                                   Laura Monaldi

                                                              TAV. 58
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